a cura di Lucia Criscuolo

Dopo i nuovi metodi di calcolo e i nuovi requisiti minimi per le prestazioni energetiche degli edifici, verranno varate anche le nuove linee guida nazionali sulla base delle quali i certificatori energetici dovranno redigere l’APE.

Tra le principali novità, l’introduzione di un attestato unico semplificato su tutto il territorio nazionale, con una metodologia di calcolo omogenea, per la classificazione delle prestazioni energetice a cui le Regioni dovranno adeguarsi entro due anni.  

Affinché le regioni possano attivare relativi controlli sarà predisposto un sistema informativo comune in tutta Italia, denominato SIAPE, in cui verranno raccolti tutti i dati relativi agli attestati di prestazione energetica.

Il nuovo attestato dovrà esprimere la prestazione energetica globale sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile. Inoltre la classe energetica (che passano da sette a dieci, ossia dalla A4 , la migliore, alla G, la peggiore), dovrà essere determinata attraverso l’indice di prestazione energetica globale, espresso in energia primaria non rinnovabile.

L’APE dovrà contenere i consumi energetici non solo per il riscaldamento invernale, ma anche per il raffrescamento estivo, oltre a indicare l’emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata.

Dovranno essere inseriti gli interventi per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, distinguendo le ristrutturazioni generiche dagli interventi specifici per la riqualificazione energetica.

Per fornire ai cittadini un quadro completo dell’immobile verrà definito uno schema di annuncio di vendita e locazione, nel quale saranno riportati gli indici di prestazione energetica parziali (come quello riferito all’involucro, quello globale),  la relativa classe energetica corrispondente e dei simboli grafici, degli emoticon, per facilitare la comprensione ai non tecnici.