Divisione delle spese fra proprietario e inquilino:

 

A cura di Lucia Criscuolo

 

 

Fin dalla firma del contratto bisogna specificare le spese che sono completamente a carico del proprietario e quelle a cui l’inquilino dovrà provvedere.

 

La prima fonte di discussione fra proprietario e inquilino sono le spese condominiali:

 

Nel caso di spese per il rifacimento del condominio saranno a pieno carico del proprietario, andando ad aumentare il valore dell'immobile.

 

Stesso discorso nel caso sia necessario pagare per la tassa di occupazione del suolo pubblico.

 

Se, invece, la tassa riguarda il suolo antistante il garage o il cancello a disposizione degli inquilini, saranno questi ultimi a dover provvedere al pagamento.

 

Per le spese più “classiche”, come ad esempio quelle legate allo stipendio di chi lavora in portineria, il proprietario dovrà pagare un decimo della quota condominiale, il restante 90% va invece pagato da chi è in affitto.

 

Stesso discorso per pagare le imprese di pulizie: il proprietario dovrà pagare solamente l’eventuale tariffa della gara di appalto, mentre il resto della quota viene pagata dall’ inquilino mensilmente.

 

Non esiste una normativa codificata per le spese legate all’ appartamento, nel caso siano necessari rifacimenti a lungo termine (pavimenti, infissi, ecc…) sono a carico del proprietario, mentre per lavori più contingenti (sostituzione vetri, serrande, pulizia locali, tinteggiatura) le spese sono completamente a carico dell’inquilino.

 

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