Disdetta del contratto di locazione

A cura di Lucia Criscuolo

 

È possibile che l’inquilino o il locatario abbiano necessità diverse e vogliano procedere con la disdetta del contratto di locazione.

 

I contratti d’affitto per uso abitativo sono del tipo “libero” (della durata detta “4+4”) oppure concordato (pari a 3+2 anni).

 

Nella maggior parte dei casi, se non viene fatto nulla prima della scadenza, il contratto viene considerato rinnovato.

 

Le Motivazioni per la disdetta del contratto di locazione:

Il proprietario ha bisogno dell’immobile per sé o la sua famiglia

Il proprietario vuole modificare l’uso e renderlo commerciale

L’inquilino ha disponibilità di traslocare in un appartamento simile nello stesso comune

L’inquilino, senza precise motivazioni, non occupa in maniera continuativa l’appartamento

L’appartamento si trova in un immobile che dev’essere abbattuto o ricostruito (perché fortemente danneggiato)

 

Nel caso di cambio d’uso, il proprietario è obbligato a realizzare tale modifica entro 12 mesi dall’uscita del coinquilino.

 

Se questo non avviene, l’inquilino può tornare col precedente contratto presso l’alloggio o ricevere un rimborso parsi a 36 mensilità dal padrone di casa.

 

L’affittuario può lasciare l’appartamento di sua iniziativa solo se sussistono gravi motivi che supportano questa decisione.

 

Per disdire occorre inviare una  lettere raccomandata con ricevuta di ritorno 6 mesi prima del giorno in cui si vuole lasciare l’alloggio, nel caso in cui si tratti di contratto libero, oppure, negli altri casi, 3 mesi prima.

 

La disdetta ha anche un costo, pari a 67€ che devono essere pagati tramite il modello F23 al codice 113T.

 

La caparra si può restituire quando la disdetta avviene secondo la procedura prevista dalla legge, per cui il proprietario, se non sono insorti incidenti durante il periodo di affitto, restituisce la caparra.

 

Nel caso in cui, invece, non si rispettino le tempistiche, il proprietario può costringere – anche tramite azione legale – l’inquilino a pagare comunque le mensilità necessarie per raggiungere la quota dei sei mesi richiesti.

 

 

 

 

 

 

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